Fa solo piacere che almeno una parte, seppure minoritaria, dell'Acclarata Accademia degli Spappolati continui a coltivare la passione per la musica. Il Capo di Gabinetto ha radunato il sottoscritto e Alessandro con l'obiettivo insano di condividere con noi la sua insana passione per il maestro Zappa.
Tutti noi che non condividiamo il fanatismo, tolleriamo questo aspetto woitiliano (neologismo) del Nostro per lo scomparso maestro italo americano e accettiamo di buon grado di condividere le esperienze che ci vengono incontro sul nostro cammino.
Meta ex Cinema Teatro Lux, di scena Fattore Zeta, tribute band (ma forse il termine è eccessivo) del mitico Zappa. In realtà si tratta di una formazio
ne ben assemblata che si ispira alle musiche zappiane, con particolare riferimento a quegli stilemi che hanno consacrato l'originalità e la grandezza del Mostro Sacro. I brani sono stati ben assemblati ed eseguiti. La pecca (perché ce n'è una) è che il concerto è risultato noioso. In realtà questa responsabilità non può essere addossata alle musiche del Maestro, ma neppure alla band, che ha svolto il suo lavoro con diligenza e bravura...... e allora?
E allora la questione è che la godibilità di Zappa nelle pubbliche esibizioni sta (o stava) nella genialità del porgere uno spettacolo in continua evoluzione, Zappa ha (o aveva) abbattuto le convenzioni degli usuali concerti, dando vita a performances (per quello che si può vedere dai video) in cui non c'è tempo di capire cosa sta succedendo, poiché la rotta viene variata di continuo. Lo spettatore viene sommerso da un'onda anomala di musica di qualità, nella quale fatica a orientarsi.
Nel caso del Fattore Zeta, la scelta del repertorio, forse imposta da limitazioni di organico, non ripropone quella vivacità che era propria delle esibizioni del Grande Frank, rischiando spesso di sconfinare in ambiti d'Accademia e risultare, alla lunga, noiosa.
La scelta di proporre nel bis un brano di Sonny Rollins ha portato una ventata di freschezza all'esibizione della band che è stata, nonostante quanto descritto, di eccellente levatura.
Meta ex Cinema Teatro Lux, di scena Fattore Zeta, tribute band (ma forse il termine è eccessivo) del mitico Zappa. In realtà si tratta di una formazio
E allora la questione è che la godibilità di Zappa nelle pubbliche esibizioni sta (o stava) nella genialità del porgere uno spettacolo in continua evoluzione, Zappa ha (o aveva) abbattuto le convenzioni degli usuali concerti, dando vita a performances (per quello che si può vedere dai video) in cui non c'è tempo di capire cosa sta succedendo, poiché la rotta viene variata di continuo. Lo spettatore viene sommerso da un'onda anomala di musica di qualità, nella quale fatica a orientarsi.
Nel caso del Fattore Zeta, la scelta del repertorio, forse imposta da limitazioni di organico, non ripropone quella vivacità che era propria delle esibizioni del Grande Frank, rischiando spesso di sconfinare in ambiti d'Accademia e risultare, alla lunga, noiosa.
La scelta di proporre nel bis un brano di Sonny Rollins ha portato una ventata di freschezza all'esibizione della band che è stata, nonostante quanto descritto, di eccellente levatura.
1 commento:
Ringrazio tutti per i commenti, anche se non sempre positivi; e, per chi lo vuole, siamo sempre disponibili a discuterne. Ma non e' per questo che scrivo. Per amore di precisione, informo che il brano che abbiamo suonato come bis (del tutto imprevisto), non era di Sonny Rollins, anche se lo stile e' quello. Sitratta di Serenade To A Cuckoo, di Roland Kirk, artista sottovalutato, prematuramente scomparso, che consiglio vivamente di ascoltare a tutti quelli che gia' non lo conoscano.
Grazie ancora.
Federico Pistelli (Fattore Zeta)
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