La torre di Pisa costituisce uno dei monumenti italiani più affascinanti e noti in tutto il mondo, ammirata per la notevole eleganza della sua struttura architettonica, oltre che per la straordinaria pendenza.
Fondata nel 1173 con funzione di campanile annesso al Duomo (iniziato nel 1064 dall'architetto Buscheto) e al Battistero (iniziato nel 1152 dall'architetto Deotisalvi) nella "Piazza dei Miracoli", la "torre pendente" viene generalmente ritenuta opera di Bonanno.
Nel corso di alcuni scavi condotti nel XIX sec. alla base del campanile, infatti, è stata ritrovata un'urna con questo nome, che si è ritenuto fosse allusivo al costruttore della torre.
Gli studiosi hanno proposto di identificare il Bonanno di cui si fa cenno nell'urna con il celebre ed omonimo scultore pisano autore delle porte bronzee del Duomo di Pisa (di cui quella di facciata, del 1179, è andata perduta, mentre l'altra, la cosiddetta "Porta di S. Ranieri", è ancora conservata e visibile all'esterno del transetto meridionale) e della porta della Cattedrale di Monreale (datata 1185).
Dopo appena 12 anni (1185), tuttavia, si verificano i primi segni di cedimento del terreno, che causano l'inclinazione della torre e provocano l'interruzione dei lavori alla metà del terzo piano.
La costruzione viene ripresa solo nel 1275 da Giovanni di Simone e portata a termine nella seconda metà del XIV secolo.
Insieme al Battistero, la torre campanaria costituisce uno dei primi monumenti in cui viene assimilata e riproposta, a distanza di pochi anni, la grande novità del linguaggio architettonico espresso nel vicino Duomo.
A pianta circolare, essa ripropone il tema delle loggette aperte ad archi su colonne, che costituirà uno dei motivi di maggior fortuna del Romanico pisano. Nel primo ordine alla base è il motivo, ugualmente ripreso dal Duomo, delle arcate cieche su semicolonne che inquadrano losanghe. In alto termina con la cella campanaria cilindrica di diametro inferiore rispetto al corpo centrale della torre.
Sopra alla porta d'ingresso era collocata una scultura raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuita ad Andrea Guardi e ora conservata al Museo dell'Opera del Duomo. Negli ultimi anni la torre di Pisa è stata oggetto di interventi di stabilizzazione che hanno permesso di ridurne la pendenza: d'altra parte il cedimento del terreno è un fenomeno che interessa anche altri monumenti pisani, quali ad esempio i campanili delle chiese di S. Michele degli Scalzi e di S. Nicola.
Nel corso di alcuni scavi condotti nel XIX sec. alla base del campanile, infatti, è stata ritrovata un'urna con questo nome, che si è ritenuto fosse allusivo al costruttore della torre.
Gli studiosi hanno proposto di identificare il Bonanno di cui si fa cenno nell'urna con il celebre ed omonimo scultore pisano autore delle porte bronzee del Duomo di Pisa (di cui quella di facciata, del 1179, è andata perduta, mentre l'altra, la cosiddetta "Porta di S. Ranieri", è ancora conservata e visibile all'esterno del transetto meridionale) e della porta della Cattedrale di Monreale (datata 1185).
Dopo appena 12 anni (1185), tuttavia, si verificano i primi segni di cedimento del terreno, che causano l'inclinazione della torre e provocano l'interruzione dei lavori alla metà del terzo piano.
La costruzione viene ripresa solo nel 1275 da Giovanni di Simone e portata a termine nella seconda metà del XIV secolo.
Insieme al Battistero, la torre campanaria costituisce uno dei primi monumenti in cui viene assimilata e riproposta, a distanza di pochi anni, la grande novità del linguaggio architettonico espresso nel vicino Duomo.
A pianta circolare, essa ripropone il tema delle loggette aperte ad archi su colonne, che costituirà uno dei motivi di maggior fortuna del Romanico pisano. Nel primo ordine alla base è il motivo, ugualmente ripreso dal Duomo, delle arcate cieche su semicolonne che inquadrano losanghe. In alto termina con la cella campanaria cilindrica di diametro inferiore rispetto al corpo centrale della torre.
Sopra alla porta d'ingresso era collocata una scultura raffigurante la Madonna con il Bambino, attribuita ad Andrea Guardi e ora conservata al Museo dell'Opera del Duomo. Negli ultimi anni la torre di Pisa è stata oggetto di interventi di stabilizzazione che hanno permesso di ridurne la pendenza: d'altra parte il cedimento del terreno è un fenomeno che interessa anche altri monumenti pisani, quali ad esempio i campanili delle chiese di S. Michele degli Scalzi e di S. Nicola.
(da http://www.toscanaviva.com/Pisa/storia_torre_di_pisa.htm)
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