Scendendo lungo i crinali di levante di Genova, la situazione delle mura nuove presenta all'incirca un andamento speculare.
Dopo un breve tratto di mura in direzione sud ma leggermente inclinato verso levante, il forte Castellaccio è posto nel punto in cui le Mura prendono una lieve deviazione verso l'esterno del tracciato, dando in successione nome alle vie che le costeggiano, Mura del Peralto, delle Chiappe (o di San Simone) sulle quali si apre un varco che porta il medesimo nome, di Sant'Erasmo e, dopo la porta di San Bernardino, un rettilineo interrotto da un breve tratto convesso in direzione nord est in corrispondenza dell'omonimo tratto di Mura.
Nei pressi dei tornanti di via Cesare Cabella, le Mura di San Bernardino, divise dalle precedenti dal Forte di Multedo, disegnano un arco che porta le mura in direzione sud-sud ovest a metà del quale si apre la Porta di San Bernardino.
L'ultimo tratto oggi esistente ed intuibile in mezzo alla disordinata urbanizzazione della parte terminale delle mura nuove è quello delle mura dello Zerbino che terminano nei pressi di via Imperia, sopra la massicciata della Stazione di Genova Brignole.
Lo sbancamento della collina di Montesano per la realizzazione della stazione ferroviaria necessitò della distruzione dell'ultimo tratto collinare di mura e la realizzazione di piazza della Vittoria determinò l'eliminazione di uno dei tratti più possenti e suggestivi delle mura nuove. Erano le fronti Basse, un unico immenso terrapieno che correva, coi suoi bastioni, per un rettifilo che dal luogo ove oggi sorge la stazione si portava fino ai bastioni del Prato, presso l'attuale via Brigata Liguria, nei pressi del Liceo D'Oria.
Su questo magnifico esempio di architettura bellica, di cui vennero rinvenute tracce durante la realizzazione nel 1991 del parcheggio sotterraneo di piazza della Vittoria (solo parzialmente conservate, altre fondamenta restano sotto i giardini di piazza Verdi), si aprivano due porte, quella della Pila, in fondo a via Giulia (cancellata per la realizzazione di XX Settembre) ed oggi conservata sopra al muraglione realizzato dopo il taglio della collina di Montesano, e Porta Romana in fondo a via San Vincenzo.
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